Area Lavoro -
Conulenze diritto del lavoro
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Martedì 08 Aprile 2014 10:08 |
Dal primo Aprile 2014 il Ministero del Lavoro ha comunicato che il rafforzamento e l'intensificazione dei controlli sulle aperture delle partite IVA collegate soprattutto ad un unico datore di lavoro. Tale operazione è stata rafforzata per combattere il lavoro irregolare. Molto spesso infatti tale tipologia contrattuale viene impiegata per ovviare all'assunzione vera e propria del dipendente secondo il contratto di riferimento del settore, in base alle mansioni e funzioni svolte e non con contratti a partita iva volte ad evitare il pagamento dei contributi e delle altre imposte tributarie.
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Mi trovo in questa situazione. Ho un contratto a tempo indeterminato della piccola industria chimica.
Da qualche mese sono rientrata dalla maternità. Ho un bambino di 17 mesi e un altro bambino disabile grave di 6 anni e il mio é l'unico reddito familiare.
La mia mansione è quella di informatore medico scientifico. Poiché i fatturati nelle mie zone di competenza non sono alti (anche se per la mia qualifica non dovrei essere valutata sul fatturato non essendo io agente) l'azienda mi chiede di passare al ruolo di agente con apertura di partita IVA per svolgere praticamente lo stesso lavoro.
La mia domanda è la seguente: se mi rifiuto di passare al ruolo di agente con partita IVA e l'azienda dovesse procedere con un licenziamento ho qualche strumento per potermi opporre?