Le spese legate al decesso del coniuge, dei figli legittimi e legittimati, naturali e riconosciuti, adottati, affidati od affiliati, dei discendenti dei figli, dei genitori e degli ascendenti più prossimi, dei fratelli e delle sorelle, dei suoceri/e, delle nuore, dei generi, possono essere detratte nel modello 730. Ma non tutte le spese sono ammesse in detrazione. In particolare la sentenza n. 1573 emessa dalla Commissione tributaria centrale nel febbraio 1989, ha sottolineato che per esserci detraibilità delle spese vi deve essere una rapporto di causa-effetto tra il decesso della persona ed il sostenimento delle spese attuali sostenute. A tal proposito si considerano detraibili le spese per il trasporto e il “posizionamento” della salma al cimitero, le spese per il necrologio funebre, per la cerimonia (esempio l’acquisto dei fiori) per l’acquisto del loculo e della bara. Non sono invece considerate detraibili le spese legate all’acquisto di loculi cimiteriali sostenute in previsioni di un decesso, o le spese di risistemazione ed il conseguente trasferimento in un altro loculo della salma di un familiare deceduto in precedenza. Naturalmente tutte queste spese devono essere debitamente documentate e l’importo massimo ammesso in detrazione è pari ad Euro 1.549,37 per ciascun familiare deceduto. Non sono detraibili le spese sostenute per soggetti non residenti.
La spesa può essere suddivisa tra più familiari solo se sui documenti contabili o su un foglio legato alla documentazione vi è una dichiarazione di ripartizione delle spese.