Durante questa pandemia, ma anche per altri periodi di congiuntura economica, per molte imprese, anche di piccola dimensione è stato utile calcolare il break even point e il margine di sicurezza per tenere sotto controllo l’andamento della propria attività. Ma cosa sono?
Il break even point individua in parole semplici il punto di pareggio nel quale i ricavi di vendita della produzione eguagliano i costi e l’azienda raggiunge il punto di pareggio “Costi = Ricavi”.
Questo punto è molto importante perché permette di individuare in termini prospettici il volume di produzione minimo che permette all’azienda di conseguire ricavi di vendita tali da coprire tutti i costi di produzione e chiudere in pareggio.
Scritto così sembra tutto facile, in realtà non lo è poiché se da un lato i costi che sostiene l’azienda non sono tutti variabili ed influiscono in modo diverso sul costo per prodotto ottenuto, dall’altro non sempre lo stesso prodotto viene venduto allo stesso prezzo.
Cerchiamo di capirne il funzionamento.
Per conoscere il punto di rottura (BEP) è necessario ricordare che costi sostenuti da un’azienda sono sia fissi che variabili. I costi fissi sono quelli che in un determinato periodo di tempo, detto relevant range, non variano al variare della quantità prodotta, e vengono sostenuti dall’imprenditore anche in assenza di produzione. Rientrano in questa tipologia di costo, gli affitti, gli stipendi degli impiegati amministrativi, gli ammortamenti, la parte fissa del compenso agli amministratori ecc. ecc.
I costi variabili invece variano al variare della produzione. Fanno parte di questa categoria ad esempio i costi del personale dipendente collegato direttamente alla produzione, i costi delle materie prime, i costi dei venditori, ecc. ecc.
La somma di questi due costi determina il margine di contribuzione ovvero l’entità minima dei ricavi che l’azienda deve raggiungere per coprire tutti i costi e chiudere in pareggio.
Per individuare il break even point è necessario porre in relazione l’andamento dei costi con l’andamento dei ricavi al crescere della produzione. Per semplicità si può ipotizzare che il prezzo di vendita sia sempre lo stesso e che quindi il loro andamento risulta crescente al crescere della produzione.
Il break even point sarà individuato da quel volume di produzione nel quale la somma dei costi coinciderà alla somma dei ricavi. Quel valore indicherà la produzione minima da realizzare e vendere per non chiudere in perdita.
Nel calcolare il Break Even Point si ottiene anche un altro dato importante ovvero il margine di sicurezza. Questo punto permette all’azienda di conoscere di quanto si possano contrarre le vendite prima di chiudere in perdita. Può accadere infatti che l’azienda per qualsiasi ragione non riesca a vendere quanto prodotto e stabilito inizialmente con il BEP. E’ bene sottolineare che questo margine prende in considerazione solo la riduzione fisica della vendite e non una contrazione dovuto alla variazione del prezzo di vendita del prodotto perché in quest’ultimo caso a ridursi sarebbe solo il ricavo e non il costo che verrebbe comunque sostenuto dall’azienda.
Se come imprenditore ritieni anche tu che sia importante, nell’ambito del controllo d’azienda, controllare anche tali punti, chiedici più informazioni e compila il form di contatto.