Uno degli strumenti utilizzati negli ultimi anni dalle aziende per formare e testare nuovo personale prima di effettuare l’assunzione vera e propria è costituito dal Tirocinio Extracurriculare.
Il tirocinio extracurriculare si concretizza in poche parole in un periodo di formazione da svolgere all’interno dell’azienda ai fini dell’inserimento o reinserimento di soggetti privi di occupazione, siano essi in cerca di prima occupazione oppure di nuova occupazione (soggetti disoccupati). Questo strumento quindi se da un lato permette al l’inoccupato o disoccupato di formarsi o reinserirsi nel mondo del lavoro, dall’altro consente alle aziende di verificare le competenze e le attitudini del tirocinante realizzando un enorme risparmio monetario.
La normativa legata al tirocinio varia da regione a regione. Ogni regione quindi ne determina la durata (da un minimo di due mesi ad un massimo di 12), l’indennità (da euro 300 ad euro 800 mensili) e la documentazione necessaria da compilare.
Ci sono tuttavia delle limitazioni all’utilizzo del tirocinio ovvero:
1. Il tirocinante non deve aver avuto rapporti di lavoro con l’azienda ospitante nei 24 mesi precedenti alla data di inizio del tirocinio;
2. Non può aver eseguito uno stage o un tirocinio nella stessa azienda a meno che questo non sia stato un tirocinio curriculare (alternanza scuola lavoro).
3. L’azienda può attivare un certo numero di tirocini che dipende dal numero dei dipendenti ovvero fino a 5 dipendenti potrà attivare 1 tirocinio tra 6 e 20 dipendenti 2 tirocini oltre 21 dipendenti il numero dei tirocini attivabili sarà pari al 10% del numero dei dipendenti.
4. L’azienda dovrà stipulare un’assicurazione contro terzi (se non già esistente nell’azienda) il cui costo annuale si aggira intorno a 130/200 euro l’anno.
Per comprendere il risparmio che l’azienda consegue attivando un tirocinio rispetto ad un contratto a tempo determinato della stessa durata si può fare un esempio.
L’azienda decide di formare 2 dipendenti per uno stesso ruolo. Il primo soggetto verrà inserito in azienda come tirocinante, mentre al secondo soggetto verrà offerto un contratto a tempo determinato di 6 mesi part time. In entrambi i casi la paga netta prevista sarà di € 750,00 mensili.
Sviluppando i calcoli, a fronte di un costo mensile lordo di € 800,00 nel caso del tirocinio si avrà un costo mensile lordo di circa € 1.320,00 nel caso del contratto a tempo determinato poichè alla retribuzione netta si dovranno aggiungere i contributi INPS, Contributi INAIL, i Ratei Ferie e Permessi, il Rateo tredicesima ed eventuale quattordicesima se prevista, e rateo TFR.
Proiettando i costi su 6 mesi a fronte di una spesa di € 4.800 per il tirocinio se ne sosterranno circa 7.920,00 per il contratto a tempo determinato part time.
Lascio trarre a voi le conclusioni.